ARGOMENTO DEL GIORNO
Enrico Digeronimo: 'Si annullino i bollettini Tares e si ricalcoli tutto'
Il consigliere comunale dei Circoli Nuova Italia ancora una volta contro la decisione dell'amministrazione comunale
FASANO - Continua il duello a distanza tra il consigliere comunale dei Circoli Nuova Italia Enrico Digeronimo e la dirigente al settore Risorse Marisa Ruggiero. Già qualche giorno fa Digeronimo (da sempre contrario all'impostazione data dall'amministrazione a questa tassa) aveva chiesto il ritiro dei bollettini Tares e questa mattina (mercoledì 22 gennaio) l'avvocato fasanese ha nuovamente scritto alla Ruggiero chiedendo un provvedimento analogo. "Gent.ma dott.ssa Ruggiero - ha scritto Digeronimo - a seguito del ricevimento degli avvisi bonari di pagamento della Tares, molti cittadini sono infuriati nei confronti di chi tali tariffe è costretto ad applicarle pur non sapendo (o non volendo sapere) che le stesse sono state imposte dal governo centrale impedendo ai comuni di stanziare risorse proprie al fine di alleggerire questo tributo. E' sempre stata mia abitudine affrontare e, se possibile, risolvere i problemi, non con la comoda protesta di piazza ma con soluzioni concrete.
Oltre alle criticità già denunciate nella nota a Lei indirizzata e successivamente negli incontri tenuti nei giorni scorsi - continua il consigliere comunale -, e mi riferisco alla applicazione della quota variabile per le pertinenze, nonchè all'applicazione dell'art.17 co.3 del regolamento comunale anche ai cittadini residenti (presunzione un componente famigliare per ogni 25 mq.), a seguito della conferenza stampa tenutasi ieri, devo purtroppo evidenziare un'altra anomalia che mi ha fatto sorgere un forte dubbio. E' ormai noto come il nostro comune (come tutti i comuni d'Italia) è costretto a coprire il costo del servizio interamente con le relative entrate tributarie. Dai dati in mio possesso risulta che l'ammontare delle somme contenute negli avvisi inviati ai contribuenti servirebbe a coprire interamente la somma di 9.319.120,00 euro (ovvero il costo annuale del servizio inclusa l'addizionale provinciale). Invero, l'appalto con la nuova società è cominciato soltanto il primo luglio 2013. Allora mi chiedo: “perché dovremmo coprire l'intero costo annuo (che non abbiamo pagato) e non la spesa effettivamente sostenuta?”. Infatti, sommando il costo pagato alla vecchia ditta (Monteco) per i primi sei mesi di servizio e quello corrisposto alla nuova (Tradeco), per i succes- sivi, la spesa complessiva si aggirerebbe approssimativamente intorno ai 7 milioni e mezzo di euro (alla cui somma andrebbe tutt'al più aggiunta la quota per lo Stato) con un risparmio di circa un milione e mezzo di euro che andrebbe a ridurre le somme dovute dai cittadini. Al fine di evitare un gravoso contenzioso che potrebbe cagionare un ingiusto danno per l'Amministrazione e quindi per la comunità, previa sospensione di tutti i pagamenti chiedo: 1) l'annullamento di tutti gli avvisi emessi; 2) il ricalcolo degli importi dovuti da ciascun contribuente tenendo conto del costo effettivamente sostenuto dall'amministrazione nell'anno 2013, con eliminazione di tutte le anomalie denunciate; 3) una rateizzazione del saldo senza interessi".
L'intervento di Digeronimo ha una grande importanza anche dal punto di vista politico. Il suo ruolo di consigliere di maggioranza lascia trasparire che anche all'interno della stessa ci siano ormai voci contrarie alle nuove tariffe.
di Redazione
22/01/2014 alle 17:15:18
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